Come ho Guadagnato 979 Euro in 40 Minuti di Lavoro

Forse il titolo può apparire un po’ nello stile clickbaiting ma tutto questo è vero ed è stato possibile con il programma d’Affiliazione di Amazon nell’arco di tutto l’anno 2016. Conduco moltissimi test per capire come Google possa rispondere a determinate tecniche, ma questo è stato il test che ha prodotto più risultati con uno sforzo davvero minimo, cioè in forma del tutto passiva, e mi ha richiesto 40 minuti di lavoro solo all’inizio. L’investimento è stato pari a zero, infatti non ho acquistato un dominio e non è stato necessario ottimizzare il sito dall’esterno.

Nell’ambito Seo, la curiosità più grande che mi ha sempre affascinato è stata quella riguardante la concorrenza nelle SERPs, in secondo luogo mi sono posto la domanda a proposito di quanto si possa guadagnare con Amazon. A tal proposito ho letto articoli ed opinioni che, però, solo in parte sono riusciti a darmi una risposta, quindi un annetto fa ho deciso di condurre un test per capire come identificare le keywords per le quali gli sforzi Seo fossero così piccoli da riuscire quasi a creare dei progetti passivi e con il minimo investimento.

L’obiettivo era di impiegare il minor tempo possibile per la realizzazione di contenuti e per l’ottimizzazione (senza alcuna link building), inoltre l’investimento doveva essere prossimo allo zero. Dunque ho subito capito che avrei dovuto utilizzare una piattaforma gratuita di blogging, nel mio caso ho utilizzato lo strumento messo a disposizione da Google, cioè Blogger, ed avrei dovuto scrivere tutti i contenuti da solo per limitare le spese al massimo. La stessa strategia si può applicare anche su Medium, ecco il mio case study a tal proposito. Dopo aver creato il piano d’azione ed aver progettato la struttura sono passato all’atto pratico, ecco i dati.

Report Guadagni Amazon Alessandro Caira

In realtà, come mostrerò dagli sceen del traffico, il sito ha cominciato a guadagnare molto prima di Gennaio 2016 ma la nuova interfaccia dell’affiliazione di Amazon non mi permette di andare oltre l’anno scorso con i report. I guadagni hanno superato i 2000 euro ma non potendolo dimostrare mi attengo a ciò che è documentabile. Come si vede dal grafico il prodotto è stagionale, infatti è richiesto da Settembre a Gennaio, ecco il grafico di Google Trends per questa keyword.

Google Trends Alessandro Caira

Procedo dunque con il metodo che ho utilizzato per scovare questa keyword semplice da posizionare e con un volume di ricerca di 1200 al mese. Specifico che con questo metodo si possono trovare infinite opportunità sia per siti di nicchia da creare da zero, sia per gli authority websites con i quali sarà già possibile usufruire della forza della root del dominio.

Identificare keywords ridicolosamente facili

Il primo problema da affrontare è stato quello di trovare delle keywords molto semplici per le quali posizionarsi e con discreto volume di ricerca, quindi ho considerato un volume mensile tra le 1000 e le 2500 ricerche. Infatti non aveva senso per me posizionarmi per keywords dal volume inferiore alle 1000 ricerche per una semplice ragione, generano poco traffico ed ovviamente i guadagni quasi sempre sono proporzionali alla quantità di traffico da Google.

A questo punto ho scaricato moltissime righe di Keywords in Excel utilizzando SemRush, tool che mi ha permesso di scaricare fino a 30.000 keywords differenti per ogni report. Il procedimento che ho utilizzato per trovare così tante keywords è stato quello di scaricare i report delle parole chiavi per cui i siti eCommerce più popolari si posizionano. In questo modo ero sicuro di avere delle keywords commerciali, magari con la parola “prezzi” al proprio interno, e soprattutto che riguardassero dei prodotti o dei servizi specifici. A questo punto, una volta effettuato il merge dei file Excel, mi sono ritrovato con 50 report composti da 30mila keywords ognuno, in un unico file, cioè all’incirca 1.500.000 di righe che si sono poi ridotte a 1.200.000 dopo la scrematura dei duplicati.

Keywords Semplici Risultati Totali Google Alessandro Caira

Nella fase successiva dovevo trovare un modo per capire come calcolare la concorrenza relativa delle keywords e la loro convenienza, quindi per concorrenza ho preso il valore “Risultati totali in Google” e per convenienza ho considerato il volume di ricerca. A questo punto ho applicato una formula uguale per tutte le keywords utilizzando i due dati citati in precedenza e tale operazione ha fatto sì che tutte le keywords si trovassero sullo stesso livello, quindi in un rapporto di concorrenza/convenienza.

Formula Concorrenza Volume di ricerca e Risultati totali in Google

Come si vede dall’immagine, ho diviso il volume di ricerca mensile per il numero dei risultati totali di Google. Siccome volevo dare più importanza ai Risultati totali nella ricerca di Google (visto che è il valore che già di per sè indica la concorrenza), ho elevato a potenza di 1,3 per rendere il dato finale più significativo e più sbilanciato in questa direzione. Poi il tutto l’ho moltiplicato per 1000 per far uscire un numero sensato, così da poter confrontare anche ad occhio la concorrenza e l’opportunità che una determinata serie di keyword offrisse. Per arrivare alla formula ho personalizzato il calcolo del Keyword Effectiveness Index, ma in questo caso non ho utilizzato l’operatore di ricerca allintitle perché tende a limitare troppo i risultati totali in Google.

Il passo successivo è stato quello di ordinare i valori ottenuti dalla formula per avere tra le prime righe di Excel le keywords più facili rispetto ad altre, infatti qui parliamo di confronti relativi e non assoluti, cioè con questo metodo posso sapere quanto una keyword mi possa far guadagnare con l’affiliazione di Amazon comprandola alle altre keywords, ma non so esattamente se sia facile o meno posizionarla. Ecco perché conviene accumulare così tanti dati, infatti più dati riusciamo a sottoporre a confronto e più saranno alte le probabilità di trovare una keyword ridicolosamente semplice da poter dominare un settore ristretto con un’ottimizzazione on-page di base e senza alcun backlink.

Prima di trovare la keyword oggetto di queste analisi ho dovuto controllare a mano ogni riga per capire se in realtà la parola chiave “semplice” fosse il nome di un prodotto che potevo reperire su Amazon e quindi vendere attraverso il loro programma d’affiliazione. Questa è stata un’operazione per cui ho impiegato una decina di minuti perché con il metodo che ti ho illustrato la probabilità di beccare una parola chiave di un prodotto commerciale è altissima, infatti sono state selezionate solo keywords appartenenti a portali eCommerce come TrovaPrezzi, ePrice, MediaWorld e così via.

Fase operativa sul sito

Keywords bassa concorrenza Traffico generato

Il sito su Blogger ha superato le 25mila visite con sole 3 pagine di contenuti verticali, di cui oltre 20mila provenienti solo da Google. In effetti sul sito non mi sono impegnato molto, ho scritto 3 contenuti incentrati sul prodotto tutti intelinkati tra di loro ed ho posizionato qualche link esterno a fonti autorevoli, per dare rilevanza a ciò che stavo dicendo, il tutto in 20 minuti. Il dominio di terzo livello blogspot.it ha impiegato circa 6 mesi per posizionarsi e l’ha fatto da solo, infatti dopo aver pubblicato i contenuti ed aver ottimizzato il template con Title, Meta Description e Video, l’ho lasciato in modalità passiva e controllavo gli aggiornamenti dei posizionamenti attraverso SERPLab che mi mandava un’email a settimana per comunicarmi le variazioni di posizionamento.

Per quanto riguarda la keyword, ad oggi i quella SERP sono arrivati molti siti autorevoli e, rispetto a 2 anni fa, Google dichiara 90mila Risultati totali mentre, quando sono partito con quel sito, ce n’erano molti meno e soprattutto non erano così tanto forti. Con il tempo quella SERP è diventata più impegnativa e sicuramente un paio di backlinks ci vogliono ma, considerando l’impegno richiesto, il prezzo del lavoro eseguito (praticamente zero) ed il rendimento finale, in mia opinione un business basato sull’affiliazione di Amazon conviene.

Questo è un caso estremo e non ho ottimizzato più di tanto il sito proprio per capire se potesse farcela da solo, dunque senza alcun segno di popolarità dall’esterno. La risposta è stata un bel Si ma va detto che la keyword in questione era a bassissima concorrenza, sebbene presentasse un volume di ricerca di tutto rispetto ed un intento commerciale ben definito. Devo precisare che se avessi ottimizzato in maniera diretta l’intero progetto, sicuramente avrei raggiunto l’obiettivo in 1 mese e mezzo, al massimo 2.

Come puoi replicarlo

Probabilmente ora hai un’ottima idea di business e vuoi applicarla in un contesto concreto. Prima di tutto ti sconsiglio di creare un sito con sole 3 pagine ed i motivi gli ho spiegati nel confronto tra micro e macro-sito, in secondo luogo ecco una strategia con la quale puoi trarre beneficio da questo esperimento.

Prima di tutto ti consiglio di creare un authority website, cioè un tuo progetto di lungo termine che dovrai ottimizzare nel tempo e che con il passare dei mesi e degli anni acquisirà sempre più autorevolezza agli occhi di Google. Successivamente potrai andare a ricercare tutte le keywords facili nel tuo settore, comparando centinaia di migliaia di righe di parole chiavi in Excel per trovare le migliori opportunità al fine di catturare traffico ed intenti di ricerca, e di conseguenza incrementare i guadagni sul tuo sito.

Sicuramente se avessi pubblicato quei 3 articoli in una sezione dedicata su un authority website, i contenuti si sarebbero posizionati in pochissimo tempo, anche in meno di un mese, infatti ho altri esempi, sia dei miei siti che di quelli di alcuni competitor, in cui i contenuti raggiungono posizionamenti di tutto rispetto in un paio di settimane, parlando comunque di keywords con volumi di ricerca interessanti.

Creando i contenuti ottimizzati per le keywords facili c’è anche un altro aspetto pratico della gestione del budget. Ad esempio, creare un nuovo sito per ogni nicchia significa impiegare risorse, tempo e denaro per un progetto che probabilmente tra un anno o due non esisterà più. Al contrario, se ci dovessimo dedicare ad un unico portale completo in tutto ma sempre in un solo settore, sicuramente il ROI sarà molto più alto ed il tempo da dedicare sarà incentrato sull’ottimizzazione e sull’approfondimento delle tematiche, tralasciando tutti gli aspetti tecnici che solitamente si presentano quando si crea un nuovo sito.

Con un authority website non dovrai nemmeno attendere i due mesi che solitamente sono necessari al fine di posizionare il proprio sito. Infatti sarà possibile cominciare a ricevere traffico già dai primi giorni in cui il crawler passa dal tuo sito ed indicizza la pagina.

Riflessione finale

Se sei agli inizi e non sai quale strada percorrere per cominciare, sicuramente l’individuazione di keywords a bassa concorrenza è una soluzione molto efficace  nel breve termine. Nel lungo termine, invece, dovrai comunque scontrarti con i competitor per guadagnare nuove fette del mercato search e posizionarti per le keywords ad alta concorrenza che però ricevono anche molto traffico.

Al contrario, se hai già un sito affermato, sicuramente impiegherai molto meno tempo per posizionare queste parole chiavi facili ma che comunque risultano essere trafficate.

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8 Commenti

  1. Luca 2 Ottobre 2017
    • Alessandro Alessandro 3 Ottobre 2017
  2. Davide 10 Ottobre 2017
    • Alessandro Alessandro 10 Ottobre 2017
  3. Gianni 10 Gennaio 2018
    • Alessandro Alessandro 10 Gennaio 2018
  4. Sergio Sicari 19 Giugno 2018
    • Alessandro Alessandro 20 Giugno 2018

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